Da Oggi entra in vigore la nuova aliquota d'accisa del gasolio agricolo uso serre, che scenderà dall'attuale livello di 135,83 euro a 25 euro per mille litri.
Come prevede l'art. 6 del Decreto Fare (ora all'esame del Senato), il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2015.
Il caro carburanti è un problema enorme per tutta la filiera dell'agricoltura italiana: aratura dei terreni, trebbiatrice, trattori, essiccazione dei foraggi per l'alimentazione animale, riscaldamento di stalle e serre, costi di trasporto delle merci (in Italia l'86% delle merci viaggia su strada). A novembre 2011 si parlava di un danno di 250 milioni annui per l'agroalimentare italiano a causa dell'aumento del prezzo dei carburanti. Ma era solo l'inizio. Il prezzo di gasolio e benzina ha continuato ad aumentare e già a inizio 2012 si parlava di un impatto per gli agricoltori italiani di 400 milioni di euro annui. Un impatto che naturalmente determina un effetto valanga sulla spesa alimentare, facendo aumentare i prezzi di vendita finali (al consumatore) di cibi, bevande, e fiori e piante coltivati nelle serre. E all'aumento del costo dei carburanti si accompagna un aumento delle tasse sui carburanti: il 17 gennaio 2012 è stata introdotta l'iva sul gasolio dei pescherecci, e per il gasolio delle serre c'erano delle agevolazioni (accisa zero) ma sono state abolite nel 2009, nonostante le proteste di Cia e Coldiretti.
Ora, per fortuna, è arrivato l'intervento del governo Letta, nell'ambito del cosiddetto "Decreto del Fare", con una norma che decorre dal primo agosto 2013 fino al 31 dicembre 2015, e che prevede che "l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22 per cento dell'accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri, a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale". Il nuovo livello di imposizione agevolato sul gasolio per la serricoltura si applica a condizione che le imprese che ne beneficiano si impegnino a ridurne il consumo per una maggiore tutela ambientale.